Monte Focalone
GRUPPO MONTUOSO: Majella
PUNTO DI PARTENZA: Rifugio B. Pomilio metri 1.890 slm
VERSANTE DI SALITA: Vari
DISLIVELLO IN SALITA: 800 m
TEMPO COMPLESSIVO: 6 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 18 km
PERIODO CONSIGLIATO: estate
PUNTI DI APPOGGIO: bivacco C. Fusco (metri 2.450 slm)
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo
DIFFICOLTÀ: Ottima conoscenza del territorio visto che la vecchia traccia per il Monte Amaro non è segnata; attenta valutazione delle condizioni del terreno poichè anche a stagione avanzata si possono trovare lingue di neve su pendenza critica che costringono ad usare i ramponi.
DATA DELLA SALITA: 16 giugno, 2019
Dal Rifugio B. Pomilio si inizia a percorrere il trafficatissimo sentiero che conduce al Fontanino di Sella Acquaviva e che, di buon passo, si raggiunge in poco più di un’ora. Siamo in tre, io (Terminator), Giustino (GPS Tell) e Simonetta (Terminator2) e visto il numero ristretto dei partecipanti, carichiamo negli zaini l’attrezzatura necessaria per risalire qualche canale innevato sul versante Ovest/NordOvest del Monte Focalone.
La Madonnina delle Nevi ( metri 2.042 slm) posta poco sotto la cima del Blockhaus.
Proseguiamo lungo il sentiero a destra della Madonnina, contrassegnato dalla sigla “P”, fino a raggiungere il Fontanino di Sella Acquaviva (circa un’ora) poi, seguendo sempre la stessa traccia, si sale di quota fino a raggiungere il bivio sulla destra, non contrassegnato da alcuna segnaletica, che porta sotto le pareti del Focalone.
Da qui in avanti non esiste segnaletica, il sentiero non è tra quelli contrassegnati dal Parco e solo qualche omino in pietra indica la giusta via da percorrere.
Nonostante la stagione avanzata, troviamo ancora lingue di neve che ci obbligano a cambiare direzione per evitare l’uso dei ramponi.
La neve dura e la pendenza critica ci obbligano a fermarci e calzare i ramponi.
Raggiungiamo il canale Sinuoso, uno sguardo veloce alle sue condizioni e decidiamo di tornare indietro. Poca neve, molti salti scoperti e sassi che vengono giù come proiettili. La sicurezza è alla base delle nostre uscite e rischiare di farsi male non ha senso. Il canale sta li e ci aspetta l’anno prossimo, per oggi ci inventeremo qualcos’altro per divertirci.
Torniamo di poco indietro e decidiamo di risalire il canale adiacente al Sinuoso. Il primo tratto è coperto di neve molto dura mentre, con il salire di quota, la neve lascia spazio alla roccia ed i passaggi, a vista d’occhio, non sembrano insidiosi.
Finita la neve togliamo i ramponi ed iniziamo a risalire il canale, affrontando facili passaggi su roccia (I e II grado).
Giustino si improvvisa speleologo…
La cresta poco prima della vetta è ancora sommersa da alcuni metri di neve.
Una foto unitamente a Michael incontrato casualmente sulla cima del Monte Focalone (metri 2.676 slm) e poi, a passo spedito, iniziamo la discesa verso valle. Le previsioni meteo mettono temporali in quota a partire dalle 15 e in lontananza già si notano nuvoloni che minacciano quanto previsto.
Relazione a cura di Alessandro
Partecipanti: Alessandro, Giustino e Simonetta
Siete unici per la capacità di ritrovare percorsi ormai dimenticati e di inventarne di nuovi… Bravi per le capacità e soprattutto per l’originalità!